Avrai notato che negli ultimi anni, tantissime aziende dei più svariati settori hanno messo in atto delle operazioni di restyling del proprio brand.
Partendo dalla composizione grafica del pittogramma/simbolo del marchio, fino (e soprattutto) al lettering (la parte testuale di un marchio), molti brand hanno deciso di rivoluzionare il loro aspetto estetico.
Hanno scelto la strada del minimalismo, che comporta “togliere” e non aggiungere. Eliminare e snellire il superfluo.
Vediamo alcuni esempi relativi al mondo del fashion:
Anche il settore delle auto, non si è tirato indietro e ha deciso di percorre questo trend:
Oltre al settore automobilistico e quello della moda, anche quello tech e sportivo (vedi per esempio i restyling del brand Juventus, ma anche Inter e Cagliari) hanno realizzato dei progetti di restyling.
Questa tendenza, che sta diventando sempre di più uno standard, è esplosa per 3 motivi:
- SOCIAL NETWORK: le immagini profilo dei vari social, essendo molto ridotte, richiedono una leggibilità più performante rispetto al design degli anni passati che al contrario di quello attuale, era molto più complesso e ricco di dettagli.
- DIGITAL MARKETING: mentre nel passato il primo approccio al brand arrivava dai grandi schermi televisivi (o cinematografici) e dalla cartellonista stradale e dalle riviste di settore (ma anche quotidiani nazionali), adesso la prima conoscenza di un brand avviene nell’ecosistema digitale. E quì è fondamentale comunicare in modo snello e immediato senza troppi giri di parole (l’attenzione degli utenti nel web è sotto la soglia dei 5 secondi).
- EFFETTO MIMO: funziona per gli altri, perchè non dovrebbe funzionare per me? In più c’é anche la paura di rimanere fuori, ossia la FOMO Fear of Missing Out: quella sensazione di perdere un treno importante per la propria comunicazione.
E voi, cosa ne pensate di questi restyling?
Massimo
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