Ci siamo trovati immediatamente sbalzati in quest’epoca così rapida e frenetica.
Sembra ieri quando il massimo della tecnologia era inviare un sms per 200 lire.
Quando si aspettava la Christmas Card della Vodafone (o meglio, Omnitel) per inviare 100 messaggi al giorno “gratuiti” per un mese. Per non parlare poi della Summer Card.
Si impazziva a tenere il conto, spesso segnato a mano su un foglietto.
Erano gli anni 2000. Dove la marca numero uno della telefonia mobile era Motorola e Nokia, dove fare una chiamata costava veramente tanto.
Telefonare in quell’epoca era in generale più costoso rispetto ad adesso. Questo perché il mercato della telefonia si basava sulle ricariche a consumo. Pagavi quello che consumavi.
Ben lontani dal concetto di abbonamento/costo fisso mensile/pacchetti all-incluisive.
In quegli anni penso di aver speso un botto, in continue ricariche da 10.000 lire dove il traffico disponibile era di 8.000 lire.
Per ovviare a tutti questi problemi “economici”, pian piano è nata una nuova grammatica verbale, sociale, comunicativa.
La stessa che ha partorito i vari “tvb” / “tvtb” / “risp” / “cmq”. La stessa che portava a fare squilli per dire “ti sto pensando” / “rispondi” / “perché non stai rispondendo” / “muoviti” / “richiamami (che ho finito il credito da circa 2 settimane)”.
Messaggi brevi appunto. Ma come non citare le enormi massaggiate, vere e proprie bibbie dell’adolescenza pre-social network.
Cerchiamo quindi di elencare in 5 punti le caratteristiche della tecnologia mobile negli anni 2000:
- L’SMS: al primo posto c’è sicuramente l’SMS. Utilissimo strumento per comunicare, una sorta di droga che ti portava a scriverne uno, poi due, poi 30 e così via, in modo da prosciugare la ricarica fatta il giorno prima.
- Lo Squillo: mezzo principale per farti richiamare dai genitori quando eri a corto di credito (ma in generale anche quando avevi il cellulare carico. Coi genitori, chi chiamava e spendeva erano e dovevano essere sempre loro. Una sorta di legge non scritta), ma soprattutto arma comunicativa per stressare qualcuno, invogliarlo a rispondere, o semplicemente per far capire a quella persona che la stavi pensando.
- Christmas Card + Summer Card: con 10.000 lire ti sentivi un re, potevi inviare fino a 100 sms al giorno. Praticamente dopo la prima settimana di autocontrollo, finivi per superare quotidianamente la soglia dei 100 messaggi. E quindi pagavi, un numero imprecisato di “mila lire”.
- Nokia e Motorola: ai tempi la Apple era confinata ai professionisti della grafica. Non c’era iPhone che potesse tenere testa al mitico Nokia 3310 e Motorola (praticamente tutti i modelli avevano il loro fascino e anche il jingle musicale “Hello Moto” era una sorta di hit).
- Omnitel: è stato un trauma veder pian piano sparire il marchio Omnitel e trasformarsi in Vodafone. Un’istituzione, in quegli anni rafforzata e comunicata efficacemente da spot in cui più che vendere un servizio di telefonia si vendeva un sogno: Megan Gale.
E voi cosa ne pensate? Cosa ricordate di quegli anni?
Massimo Demelas

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