Come scritto precedentemente, ho partecipato al contest per la creazione del marchio per Nuoro Capitale della Cultura 2020.

Purtroppo il concorso, inizialmente aperto a professionisti e studenti, è stato poi rivolto solo a questi ultimi.

Sono comunque contento di avervi partecipato.

Sono nato e cresciuto a Nuoro, e questa è stata sicuramente un’occasione per dire la mia con un segno grafico.

Prossimamente pubblicherò il marchio che ho disegnato.

Questo marchio è composto da una serie di figure gemetriche triangolari.

Un mosaico, l’allegoria della vita nuorese, fatta da un certo modo di essere, di parlare.

Fatta da un’ironia mai scontata.

Una città paese. Un insieme di differenti culture del centro Sardegna.

Il marchio che ho progettato per Nuoro 2020 non vuole essere una cosa sola. Non ha un unico punto di vista, ma ognuno di noi è libero di vederci ciò che lo avvicina di più a Nuoro.

Io ci vedo il Redentore, con la sua corazza di energia e maestosità. Vedo il folklore, l’armonia del ballo, la fermezza dello sguardo sardo, di quello femminile. Ci vedo forte femminilità. Tra una linea e l’altra leggo Ciusa e la sua Madre dell’Ucciso. Ci vedo la Deledda.

Ci vedo il popolo, il vociare. Il chiaccherate. La folla.

Ci vedo Nuoro. Nuoro 2020.

Massimo Demelas