Nei precedenti articoli abbiamo visto un esercizio che può essere utile per superare la paura di parlare in pubblico.
Questa paura è un qualcosa di assolutamente normale che tutti proviamo.
Non è semplice per nessuno. Dal cantante che deve salire su un palco, al comico che deve intrattenere il pubblico divertendolo.
Non è semplice nemmeno per chi fa formazione, non è semplice per chi su occupa di vendite.
Non è semplice per nessuno.
La paura del public speaking è un sentimento che ognuno di noi prova almeno una volta nella vita.
Per superare questo blocco, si possono seguire molti esercizi.
Io vi racconterò di un percorso che mi è stato utile per superare l’ansia del parlare in pubblico.
Nei precedenti articoli ho iniziato a spiegare nei dettagli questo percorso/esercizio che consiste nell’organizzare un mini-evento. Sottolineo mini in quanto non voglio che pensiate ad un evento difficile da realizzare: può essere semplicemente un piccolissimo incontro che fate nel locale sotto casa in cui parlate della vostra passione per la fotografia, o per le figurini di calcio, o per la cucina, o per qualsiasi vostra passione.
Mi sento sicuro nel parlavi di questo percorso per superare la paura di parlare in pubblico perché è in qualche modo lo stesso percorso che inconsciamente ho seguito anche io.
Circa 5 anni fa infatti ho deciso che volevo concretizzare la mia passione per la fotografia. Dopo aver partecipato a diversi contest e ad un paio di collettive, decisi che era giunto il momento di fare qualcosa di assolutamente personale.
Ho colto così l’occasione per fare la mia prima mostra personale all’interno della Scuola dove mi sono formato nel campo della grafica, ossia la scuola Arte&Messaggio di Milano. Questo primo passaggio è stato veramente importante perché mi ha permesso di confrontarmi sia con amici che ancora non conoscevano questo mio aspetto più artistico, ma soprattutto con diversi visitatori di cui non conoscevo niente.
Mi resi conto che dopo la terza o quarta persona che mi chiedeva spiegazioni circa le mie fotografie, diventavo sempre più sciolto e a mio agio.
Mi muovevo con tranquillità all’interno del mio spazio, avevo la situazione sotto controllo.
Credo che questa sia la chiave per iniziare a superare la paura di parlare in pubblico: prendere confidenza con se stessi e riuscire quindi ad affrontare situazioni sempre più articolate. Credo insomma che il primo passaggio per iniziare a superare questa paura del parlare in pubblico sia quella di capire il tuo corpo, i suoi segnali, quanto spazio occupi, come puoi e devi muoverti.
Spesso infatti ci sentiamo ingessati e non sappiamo nemmeno noi “dove stare” e “come stare”: seduti o in piedi, con le mani in tasca o le braccia incrociate.
In quell’occasione ricordo di aver superato questo imbarazzo. Ero semplicemente me stesso, e sapevo alla perfezione come muovermi e come gesticolare.
Semplicemente ero a mio agio.
Contemporaneamente, se da un punto di vista fisico mi sentivo sicuro, a furia di raccontare il mio progetto fotografico a degli estranei, mi resi conto che anche la mia voce era sempre più sicura.
In passato, mi era capitato di parlare “in pubblico” e di sentire la mia voce quasi bloccata dentro di me. Oppure situazioni in cui la voce “si spezzava“.
Riuscire quindi a raccontare qualcosa ad altre persone, in modo sicuro e pacato, ha rappresentato una grande conquista.
Dopo questa prima mostra ne sono seguite altre in location sempre più esclusive.
È in questo secondo passaggio, che ho messo in campo tutta la mia volontà per superare quei blocchi che fino ad allora non mi avevano permesso di esprimermi al meglio.
Sempre a Milano, sono riuscito quindi ad esporre il mio progetto fotografico presso il Cinema Anteo, la Palazzina Liberty, il Teatro Dal Verme. E con un secondo progetto sono arrivato ad esporre all’interno del Teatro Nuovo di Milano.
Tutte queste esperienze mi hanno permesso di proseguire quel percorso iniziato qualche mese prima: mi sono cimentato in telefonate, mail, richieste di collaborazioni e sponsorizzazioni. E tutto questo è stato fondamentale per affrontare poi in quello che adesso faccio per lavoro: la formazione, una delle mie attività oltre alla fotografia, il videomaking, la grafica e lo storytelling.
Ma di questi passaggi vi racconterò nel prossimo articolo. Cercherò di spiegare come scrivere un’ottima presentazione di se stessi in poche righe, quali parole utilizzare al telefono se volete convincere qualcuno a fissare un appuntamento per un progetto, quale atteggiamento avere dal vivo.
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Massimo Demelas
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