Quanto può essere affascinante il mestiere del barbiere?
Ricordo che quando ero piccolo, andare a tagliarsi i capelli era quasi un rito. Ho provato veramente tanti tipi di acconciatura: dal classico “capelli a funghetto” alla cresta.
I miei capelli negli anni hanno preso forme e colori diversi. Ho passato anche il periodo a cavallo degli anni 2000 in cui li tingevo, di un colore lontanamente vicino al biondo.
Da adolescente usavo un sacco di gel. Ma anche lacca, spuma. Insomma tutto ciò che era utile alla mia causa: farmi dei capelli belli, d’impatto.
Ho sempre provato una certa simpatia per i barbieri. O comunque curiosità per questo mestiere.
Penso che sia stato questo il motivo che mi ha spinto a realizzare un reportage dedicato ad Enzo, il barbiere di via Ponte Seveso 26 a Milano.
Volevo conoscere meglio questo mondo, raccontarlo con le immagini e con le parole.
Ero incuriosito dalla vetrina della sua bottega, ricca di oggetti legati alla cura dei capelli e della barba.
Una sorta di piccola esposizione artistica del mondo dell’artigianato. La prima cosa che ti colpisce è una foto in bianco e nero, probabilmente risalente agli anni ’50, in cui sono ritratti i barbieri che hanno lavorato qui, che hanno tagliato, rasato, pettinato molti milanesi.
Per fortuna ci sono loro. Per fortuna hanno tanta passione e tanta energia. Per fortuna molti artigiani esistono ancora, in barba alla crisi e alle nuove tendenze. Esatto, in barba a tutto. Soprattutto in barba alle nostre barbe. Sto parlando dei barbieri e nello specifico parlo di Enzo, parrucchiere che lavora in una bottega storica di Milano.
Ho così parlato con Enzo, una persona così gentile e accogliente che mi ha dedicato un po’ del suo tempo.
Enzo conosce tutti i trucchi di una barba ben fatta, o un taglio di capelli perfetto. Provate a domandare il nome specifico di quella lama o di quella spazzola. Lui saprà rispondervi. Per me è stato un’enorme piacere ascoltarlo. Mille aneddoti che ti coinvolgono e ti fanno capire quanta bravura ci sia dietro ad una rasatura. Il panno caldo prima della barba, il panno caldo dopo la barba.
Fare il barbiere è una filosofia di vita. Fare il barbiere è una questione di tatto.
In qualche modo, questo mestiere si prende cura di noi, ci aiuta a farci stare meglio.
Perché andare dal barbiere significa anche raccontarsi, parlare. Il barbiere diventa un amico sempre pronto ad ascoltare, a darti un’opinione.
Ed Enzo è così, gentile. Quella stessa gentilezza che mette tra una forbice e una schiuma, tra una crema e una rasatura, perfetta sintesi di maestria, passione per il proprio mestiere e gioia.
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