In questo articolo andremo a ragionare su significato di Metaverso e capiremo quanto è importante iniziare a pensare secondo le nuove logiche del mondo reale/virtuale.
Se siete interessati a come il mondo dello sport e della musica sta conquistando questo spazio virtuale (ma sempre più reale) ho scritto un nuovo articolo che potete leggere a questo link.
Ma prima di tutto, cosa è il metaverso?
Partiamo dalla definizione di Wikipedia: “Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992), libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.Quella di Stephenson è una visione futuristica dell’internet moderna, frequentata dalle fasce della popolazione medio alte, dove la differenza tra le classi sociali è rappresentata dalla risoluzione del proprio avatar (da quelli in bianco e nero dei terminali pubblici, a quelli in 3D dei ricchi), e dalla possibilità di accedere a luoghi esclusivi (come ad esempio il Sole Nero). Esempi di metaverso sono considerati i MMORPG e le chat in tre dimensioni come Second life o Active Worlds.”
Perché il metaverso rappresenta il futuro della comunicazione?
Il metaverso rappresenta il futuro della comunicazione in quanto permette di integrare al meglio la vita reale e la vita virtuale.
Stiamo andando incontro ad una soluzione ibrida in cui il contesto fisico sarà sempre più integrato in quello virtuale.
Nello specifico: pensiamo ai webinar, al lavoro a distanza, a tutto l’ecosistema dello smartworing. Pensiamo a quanto la nostra vita sia cambiata negli ultimi anni post 2019.
Ci siamo abituati a interagire con grande disinvoltura con persone che probabilmente abitano (in quel momento specifico) a 1000 km di distanza. Eppure, riusciamo a portare avanti progetti di lavoro, come anche delle lezioni e dei corsi.
Insomma, la distanza tra il limite del mondo reale e virtuale, si è accorciata ed è ora a portata di mano (anzi, di click).
Come già citato all’inizio dell’articolo, probabilmente SECOND LIFE è stata una delle prime piattaforme a introdurre a livello mainstream il concetto di metaverso. Parliamo dei primi anni 2000, in cui sicuramente a livello tecnico c’erano ancora tante carenze (pensiamo per esempio alla velocità di trasmissione dati, quindi alla connessione che era sicuramente molto più lenta rispetto ad oggi). Ma nonostante alcuni limiti, con Second Life tanti utenti (e tante aziende/brand) avevano iniziato a sperimentare una “seconda vita” parallela a quella reale.
Nel 2022 ci troviamo ad un livello successivo. Grazie per esempio a dei visori (tra cui per esempio quelli progettati dal brand OCULUS), possiamo già interagire in nuovi contesti virtuali. Pensiamo per esempio a delle lezioni di formazione: dall’aula classica, siamo passati a quella digitale (grazie a piattaforme come Zoom e Google Meet). Adesso il salto sarà direttamente in un “aula metaverso“, una “metaAULA” in cui docenti e discenti possono interagire con degli avatar che rispecchiano la loro fisionomia, la loro personalità e il loro modo di essere.
C’è ancora tanto da fare. Ma la strada è ormai già tracciata, e lo stesso Zuckerberg ha prontamente attuato un progetto di rebranding del suo celebre mondo, trasformandolo da Facebook a Meta.
È quindi evidente come a partire dal mondo dei social, pian piano stiamo entrando in quello dei VIRTUAL. E probabilmente nell’arco di 2 anni, sarà sempre più comune sentir parlare di web 3.0 invece che di web 2.0 (ossia di tutto quell’ecosistema social in cui ognuno di noi può creare contenuti su piattaforme private).
E voi cosa ne pensate di questo argomento? Il metaverso può essere veramente un nuovo modo di interagire e di comunicare (e forse di vivere) nel futuro?
Bell’articolo grazie Massimo, grande come sempre!
E pensare che quando da ragazzino giocavo agli mmorpg venivo considerato uno “sfigato”, oggi posso dire che ero un visionario incompreso che si allenava al futuro 🤣
Ciao Simone! Grazie per il feedback!
Complimenti a te se già avevi iniziato a conoscere quel mondo. Adesso sicuramente si sta consolidando, e sta diventando sempre più “reale” o comunque vicino a noi. Sono sicuro che conosci un sacco di aneddoti su quell’epoca, che come hai scritto, ha già prodotto molte “tecnologie” o “modi di interagire” (come appunto Second Life) che in qualche modo stanno tornando.
Perché non scrivi anche tu un contenuto su questo argomento? Sono molto curioso! Grazie mille, e a presto!